4.10.13

Cose che mi mancano

Generalmente mi adatto senza problemi al cibo e alle abitudini del posto in cui mi trovo, non sono una di quelle persone che si portano dall'Italia il ragù o le forme di parmigiano in valigia. Lo trovo un po' estremo. Sebbene ami la cucina italiana, mi allieto col cibo del posto, che quasi sempre si rivela una scoperta. Ma ci sono delle cose, poche cose, delle quali sento davvero la mancanza certe volte, e mi prende un po' di nostalgia. Oggi è una di quelle volte. E mi sono ritrovata a sentire la mancanza anche di cose tedesche, che si sono rivelate essere di più di quelle italiane. La Germania mi ha proprio stregato.


Cose che mi mancano dell'Italia

Sono poche. Non perchè rinneghi le mie origini, ma perchè negli anni di vita all'estero ho imparato a farne a meno. E poi comunque molte me le cucino io. Però ci sono cose alla cui assenza credo non mi abituerò mai. 

1) La pizza. Mi manca davvero. Quella bella spessa, soffice, con mozzarella di bufala campana, olio extra vergine d'oliva dop e tutte quelle godurie che ci mettono sopra in Italia. Me la sogno di notte. E' una malattia. E quando ne ho una voglia disperata cerco qualche pizzeria italiana all'estero. Quasi mai (anzi proprio mai) è come quella vera, ma meglio che niente. (NB: Di solito evito i ristoranti italiani all'estero, primo perchè non voglio fare la classica italiana che mangia solo la propria cucina, e secondo perchè quasi sempre non sono affatto tenuti da italiani e manco sanno come si cucina un piatto italiano).
2) I grissini. Forse molti di voi non capiranno, ma i torinesi si. Come si può vivere una vita senza grissini? E non mi riferisco ai grissini confezionati, quella roba immangiabile che si vende in bustine sigillate nei supermercati. Parlo di quei croccanti, friabili, magari ancora caldi, rubatà torinesi, semplici o alle olive, al sesamo, al rosmarino. Lunghi, corti, stretti, cicciotti, tutti fatti a mano, tutti diversi (e non prefabbricati e omologati). Quelli che ti sgranocchi mentre studi, sdraiata sul divano mentre guardi un film. Che nostalgia.
3) L'aperitivo. Non c'è da nessuna parte tranne che in Italia. Ogni volta che ne parlo, tutti cascano dalle nuvole. Possibile che noi siamo gli unici cool a farlo? Si. E talvolta mi manca, specie nelle sere d'estate (ahaha estate?? nel nord Europa??). 

Cose che mi mancano della Germania 

1) Il pane. In tutte le sue forme. Sia i broetchen, neri, con i semi, al sesamo, alle cipolle, sia i panini, che devo proprio dirlo, non hanno niente a che vedere con i panini inglesi, belgi, nè tantomeno italiani. In Italia non trovi al di là dei classici pomodoro e mozzarella, cotto e formaggio, il culmine lo si raggiunge con la rustichella o con il Magellano con la cotoletta dentro (che comunque nessuno compra mai). In Germania i sandwiches ti commuovono. Oltre al pane di per sè che adoro (il mio preferito è quello con i semi), sono farciti di tutto ciò che è immaginabile e commestibile, arricchiti di burro e remoulade. E questo mi porta alla seconda cosa che mi manca.
2) La remoulade. E' stata una scoperta, non posso più farne a meno. Ma qua a Bruxelles proprio non riesco a trovarla.
3) I bratwurst. C'è poco da dire. Mi mancano un sacco. Specie quando inizia il freddo: camminare per strada gustandosi un bratwurst tra una pagnotta condito con senape...Oh Man
4) I dolci. Specie le torte. Quelle belle alte, spumose, preferibilmente alle fragole o lamponi, ipercaloriche. Ma meglio così. Non le mangio, non ingrasso. 

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